Rassegna Stampa di Lunedì, 6 Maggio , 2024
 
Redditi degli autonomi, la delega non colma il gap con i forfettari
Argomento:
Autore: Dario Aquaro, Cristiano Dell’Oste
Fonte: Il Sole 24 Orepag: 6

I ritocchi in arrivo contenuti nell’ultimo decreto sull’Irpef confermano il vantaggio del regime forfettario per molti autonomi e professionisti, nonostante la volontà di revisionare le regole di determinazione ‘ordinaria’ del reddito. Il regime agevolato con imposta sostitutiva al 15% resta preferibile da chi ha ricavi o compensi fino a 85 mila euro annui. Lo scorso anno, il 69,3% delle nuove partite Iva ha scelto il regime forfettario, determinandone il successo. Le poche situazioni in cui la tassazione ordinaria conviene riguardano elevati costi deducibili o necessità di detrarre l’Iva. Gli ultimi interventi normativi hanno riguardato l’estensione del regime agevolato, mentre quello ‘ordinario’ ha subìto solo lievi ritocchi, come la neutralità fiscale delle aggregazioni professionali e l’intervento sui rimborsi spese. Si attende ancora l’attuazione della delega che prevede un taglio delle ritenute per gli autonomi con forti spese per dipendenti e collaboratori.



 
Voucher e prestiti: tre aiuti agli under 35 per mettersi in proprio
Argomento:
Autore: Valentina Melis, Serena Uccello
Fonte: Il Sole 24 Orepag: 7

Occupazione. Per i giovani sotto i 35 anni il decreto legge Coesione prevede tre nuovi incentivi. Sono finalizzati ad avviare una nuova attività di lavoro autonomo, imprenditoriale o professionale. A finanziarli i 940,2 milioni di fondi nazionali ed europei e i 100 milioni del programma Gol. I primi due aiuti sono dedicati al Centro-Nord e Sud Italia. Destinatari soggetti con meno di 35 anni e, alternativamente, soggetti in condizione di marginalità sociale. Il giovane potrà chiedere un voucher per l’avvio dell’attività, non soggetto a rimborso, o contributi a fondo perduto. Il terzo incentivo vale, invece, per tutto il territorio nazionale e punta a favorire l’occupazione giovanile nei settori ‘strategici’ per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica. L’avvio di nuove attività in questi campi, da parte di under 35, beneficerà di uno sgravio totale dei contributi dovuti per le assunzioni nel limite di 800 euro mensili per lavoratore, per un periodo massimo di tre anni.



 
Liti fiscali in salita, il governo spinge sulle misure deflattive
Argomento:
Autore: Ivan Cimmarusti
Fonte: Il Sole 24 Orepag: 9

Preoccupa l’impennata dei ricorsi tributari registrata nel primo trimestre dell’anno. Il Mef ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di ‘trovare misure deflattive’ in grado di ammortizzare questo aumento del contenzioso tributario. A dirlo il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, intervenuto al Plenum del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria nel corso del quale è stata illustrata l’impennata del 38% dei ricorsi nei primi tre mesi del 2024. Leo ha evidenziato che le precedenti misure per tagliare le liti non hanno avuto successo tra i contribuenti che hanno atteso la scadenza dei termini di adesione alle definizioni agevolate per presentare in massa i ricorsi. Il vice ministro ha poi illustrato i tempi dell’atteso primo concorso per giudice professionale del fisco spiegando che la pubblicazione del bando avverrà entro il 31 maggio.



 
Bonus fiscale per le aggregazioni Ma restano altri vincoli per le Stp
Argomento:
Autore: Valeria Uva
Fonte: Il Sole 24 Orepag: 14

Lo stop alla tassazione sulle trasformazioni in società tra professionisti o in studi associati sbloccherà molte operazioni in attesa da tempo. La misura interessa anche le realtà già associate che intendono far nascere una società tra professionisti (Stp). A frenare le aggregazioni sono solo i vincoli normativi e la tassazione agevolata. L’attesa di questa norma, annunciata nella legge delega per la riforma del fisco, ha comportato già un rallentamento delle aggregazioni negli ultimi mesi. Il decreto legislativo Irpef-Ires sta infatti per azzerare qualsiasi prelievo, fiscale e contributivo, sui beni materiali e immateriali che confluiscono nelle nuove realtà. La neutralità riguarda tutte le operazioni, comprese fusioni e scissioni e trova applicazione immediata, ovvero ‘dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore’ del decreto. Eliminata la zavorra fiscale a frenare la crescita delle aggregazioni restano la flat tax, ovvero la tassa piatta al 15% e le Stp perché la legge n. 183/2011 ha disposto che nessun professionista può partecipare a più di una società. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Studi, trasformazioni esentasse’ - pag. 7)



 
Reati tributari, più tempo per estinguere il debito fiscale
Argomento:
Autore: Laura Ambrosi, Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.pag: 20

Con il decreto di riforma delle sanzioni, attuativo della delega fiscale, nel caso di reati tributari, per beneficiare della riduzione fino a metà delle pene e della non applicazione delle misure accessorie, sarà possibile estinguere il debito tributario anche dopo l’apertura del dibattimento e fino alla sua chiusura, ottenendo anche una sospensione del processo di circa un anno e mezzo. Cambia in questo modo il momento di rilevanza del pagamento del debito tributario necessario per ottenere vari benefici. Benefici che comprendono la non punibilità per alcuni reati se il pagamento avviene prima dell’apertura del dibattimento, mentre l’estinzione durante il dibattimento comporta una riduzione di pena e sospensioni processuali. La nuova norma sarà applicabile anche ai procedimenti in corsa. Sussistono tuttavia dubbi sulle modalità di estinzione del debito perché non vengono menzionate le speciali procedure conciliative e di adesione. Le novità si limitano a far riferimento all’estinzione del debito e al ravvedimento operoso.



 
Sezioni, righi e istruzioni: quadro RU semplificato nel modello Redditi 2024
Argomento:
Autore: Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.pag: 21

Significativo restyling per il quadro RU del modello Redditi 2024 che rispetto a quello dello scorso anno è improntato alla semplificazione. L’annuncio della ‘cura dimagrante’ è arrivato con l’art. 15 del Dlgs 1/2024. Le novità possono essere distinte in tre tipologie: accorpamento delle sezioni; utilizzo di tabelle per ridurre le istruzioni; eliminazione di una serie di righi. In merito alle tabelle di istruzione, i crediti non automatici, se fruibili solo in compensazione orizzontale e senza particolarità da monitorare, sono riportati in una tabella nelle istruzioni e non vanno più indicati. Per essi resta l’obbligo di riportare l’informazione relativa a eventuali trasferimenti ad altri soggetti. L’altra tabella utile è quella dei ‘crediti residui’, che non potendo più originare un incremento ma solo un utilizzo, non necessitano di istruzioni particolari se non l’indicazione dei codici, del riferimento normativo e dei righi da usare.



 
Imposte assolte all’estero, sì al credito Irpef sugli utili già tassati
Argomento:
Autore: Marco Nessi, Roberto Torelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.pag: 22

Nella sentenza 68/1/2024 dello scorso 11 aprile la Cgt di Siena ha stabilito che al contribuente residente va riconosciuto il credito per l’imposta assolta all’estero quando il reddito è obbligatoriamente assoggettato in Italia a ritenuta a titolo d’imposta ovvero ad imposta sostitutiva, e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Nel caso esaminato un soggetto fiscalmente residente in Italia chiedeva alle autorità fiscali tedesche il rimborso della maggiore ritenuta subita in Germania rispetto al limite previsto dall’art. 10, comma 2, della Convenzione Italia-Germania. La sentenza consolida il principio espresso dalla Cassazione nella recente sentenza n. 5698/2022. Il contribuente ha dunque diritto a detrarre le imposte assolte all’estero dall’imposta sostitutiva dovuta in Italia anche qualora i dividendi percepiti non concorrono alla formazione del reddito complessivo Irpef.



 
Chirurgia estetica esente: scopo sanitario certificato da cartelle cliniche e perizia
Argomento:
Autore: Giorgio Emanuele Degani, Damiano Peruzza
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.pag: 22

Lo scopo sanitario certificato da cartelle cliniche e perizia, così previsto dalla legge n. 191/2023, esenta dall’Iva le prestazioni sanitarie di medicina estetica A stabilirlo la Cgt di Rimini con la sentenza n. 53/2/2024 che richiama per la prima volta la recente modifica normativa introdotta in sede di conversione del decreto legge n. 145/2023. Per stabilire il confine tra imponibile ed esente, l’art. 4-quater della legge n. 191 ha disposto che alle prestazioni di chirurgia estetica si applica l’esenzione Iva a ricorrere di due condizioni: le prestazioni devono essere volte a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute ovvero a ristabilire la salute, anche psico-fisica del paziente; le suddette finalità devono risultare da apposita attestazione medica. La natura curativa della prestazione deve risultare certificata infatti da apposita prescrizione medica.



 
Notifiche da Pec ‘locali’, serve la prova del danno
Argomento:
Autore: Davide Settembre
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.pag: 23

Il recente orientamento della Cassazione, secondo il quale spetta al contribuente dimostrare di avere subìto un pregiudizio sostanziale complica la strada in merito alla validità delle notifiche delle cartelle inviate da indirizzi Pec non ricompresi in pubblici registri. L’Ader, negli ultimi anni, ha notificato le cartelle di pagamento da indirizzi Pec ‘locali’. Ciò ha determinato la presentazione di molti ricorsi da parte dei contribuenti secondo i quali queste notifiche sono invalide. Nel 2023 la Cassazione, in due pronunce, ha stabilito che la notifica da un indirizzo Pec non presente in un pubblico registro non inficia di per sé la presunzione di riferibilità della notifica al soggetto da cui risulta provenire, perché occorre che il contribuente provi quali pregiudizi sostanziali siano dipesi dalla ricezione della notifica da tale indirizzo. Il pregiudizio si potrebbe configurare qualora, ad esempio, il contribuente non abbia aperto il messaggio di Pec con la cartella, considerandolo un malware.



 
Notifica via posta, prove ad hoc
Argomento:
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggipag: 8

Con l’ordinanza n. 9125 dello scorso 5 aprile la Suprema corte ha stabilito che per il perfezionamento della notifica di un atto impositivo o processuale tramite il servizio postale, in caso di rifiuto a riceverlo da parte del destinatario o di una sua momentanea assenza, la prova può essere data dal notificante solo con la produzione in giudizio dell’avviso di ricevimento della raccomandata, con la quale viene comunicato l’avvenuto deposito presso l’ufficio postale. L’avviso di ricevimento è l’unico documento che attesta la consegna, la data in cui è avvenuta e l’identità della persona alla quale viene consegnato l’atto. La sottoscrizione è essenziale perché consente di riferire la paternità della notifica al suo autore. Pertanto, la mancanza di firma dell’agente postale sull’avviso di ricevimento del piego raccomandato rende inesistente, e non soltanto nulla, la notificazione.



 
Donazione batte redditometro
Argomento:
Autore: Benito Fuoco
Fonte: Italia Oggipag: 9

La Cassazione tributaria, nell’ordinanza n. 9663/2024, depositata in cancelleria lo scorso 10 aprile, ha stabilito che il contribuente sottoposto ad accertamento se fornisce le prove di aver ricevuto le provviste necessarie agli incrementi patrimoniali contestati da donazioni informali riconducibili nell’ambito familiare, supera la presunzione di maggior reddito. Tutto ha inizio da un accertamento dell’Ufficio di Lecce per l’anno d’imposta 2001 nel quale si ipotizzava una maggiore capacità reddituale del contribuente e veniva rideterminato sinteticamente un maggior reddito. La rettifica originava dal riscontro di una maggiore capacità contributiva riferendo ad atti di compravendita. La contribuente aveva infatti acquistato immobili per 800 mila euro, mentre il reddito dichiarato di poche migliaia di euro non era corrispondente agli incrementi patrimoniali riscontrati. Secondo i supremi giudici il contribuente può giustificare gli incrementi patrimoniali adducendo e dimostrando le donazioni ricevute nell’ambito familiare.



 
Liquidazioni periodiche 2024, appello per i soggetti passivi Iva
Argomento:
Autore: Franco Ricca
Fonte: Italia Oggipag: 10

Il prossimo 31 maggio scade il termine per la presentazione della comunicazione trimestrale delle liquidazioni periodiche del primo trimestre. L’adempimento riguarda tutti i soggetti passivi dell’Iva, compresi quelli che hanno chiuso le liquidazioni in credito d’imposta. Sono, tuttavia, esonerati: i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale e coloro che non sono tenuti all’esecuzione delle liquidazioni periodiche. L’esonero viene meno se nel corso dell’anno vengono a cessare le sottostanti condizioni. Per i liquidatori giudiziali e i commissari liquidatori l’obbligo della Lipe sussiste solo in relazione ai periodi nei quali la procedura concorsuale ha registrato operazioni imponibili; a differenza che per gli altri soggetti è quindi irrilevante la presenza di crediti di periodi precedenti, come pure l’effettuazione di acquisti. Tenuti alla presentazione della Lipe i contribuenti che superano il limite di 100 mila euro di ricavi/compensi e dunque sono fuori dal regime forfettario.



 
Se c’è la cessione c’è plusvalenza
Argomento:
Autore: Alessandro Felicioni
Fonte: Italia Oggipag: 12

Risolvendo una controversia in tema di plusvalenze immobiliari la Cassazione civile, con l’ordinanza n. 3936 dello scorso 13 febbraio, ha stabilito che le plusvalenze vanno tassate anche senza l’incasso. La cessione di azienda può generare materia imponibile anche se poi il contratto viene risolto per inadempimento dell’acquirente. Il caso finito sul tavolo dei giudici di piazza Cavour riguardava l’acquisto di azienda, nell’ambito di attività di impresa, effettuato nel 1999 a cui è seguita la rivendita del complesso nel 2022. All’atto della rivendita veniva indicato un corrispettivo superiore al prezzo di acquisto originariamente versato. Da qui l’emissione della plusvalenza. L’intervento dell’ufficio è dovuto al fatto che nella dichiarazione relativa al 2022, il contribuente non aveva dichiarato nulla in relazione alla cessione di azienda.



 
Società, parte il countdown per il deposito dei bilanci 2023
Argomento:
Autore: Giovanni Valcarenghi, Raffaele Pellino
Fonte: Italia Oggipag: 20

Le società di capitali che entro lo scorso 29 aprile hanno approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 devono, entro il prossimo 29 maggio, depositare, presso il Registro delle imprese, il bilancio in formato XBRL unitamente agli allegati e al verbale di approvazione dell’assemblea. Se l’assemblea di approvazione del bilancio 2023 si è tenuta in data 28 giugno 2024, il deposito deve avvenire entro il 29 luglio prossimo. Società per azioni, società in accomandita per azioni e società consortili per azioni sono tenute a ricordare questi termini e non devono dimenticare di presentare anche l’elenco soci, se risulta variato rispetto alla situazione esistente alla data di approvazione del precedente bilancio. Il bilancio va elaborato in formato XBRL e nel rispetto della relativa tassonomia, anche avvalendosi delle istruzioni contenute nel ‘Manuale operativo’ predisposto da Unioncamere.